Il prodigio Mozart! Sì, ma quale dei due?!

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Mercoledì
27 novembre 2024

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Lei è diventata una pagina Wikipedia per pochi curiosi. Perché?

Tutti conoscono Mozart, il prodigio che incantò l’Europa della seconda metà del Settecento. Tutti oggi conoscono un solo bambino di nome Mozart.

In realtà i bambini prodigio furono due, ed entrambi con quel cognome poiché erano fratelli. Stiamo parlando del celebre Wolfgang Amadeus, in famiglia detto Wolferl, ma anche di sua sorella Maria Anna, per gli amici Nannerl. Entrambi virtuosi di eccellente livello, capaci di stupire le corti di tutta Europa con i loro concerti anche un po’ circensi (suonavano bendati, con un panno sopra la tastiera, riproducendo a memoria i brani appena ascoltati, eccetera). Eppure oggi ci ricordiamo di un solo Mozart, lui, mentre lei è diventata una pagina Wikipedia per pochi curiosi. Perché?

Lo spettacolo La piccola Mozart trasforma la storia dei due fratelli in una movimentata avventura a spasso per l’Europa, una fiaba moderna sui sogni e sulle passioni, sulle opportunità che (non) abbiamo, sulla tenacia e sulla passione per ciò in cui crediamo. Lo fa intrecciando aneddoti realmente accaduti con dettagli curiosi tratti dalle biografie dei protagonisti.

Il sipario si apre sul 1762, Nannerl ha undici anni e studia il clavicembalo fin da piccolissima, suo fratello Wolferl ne ha sei e suona da quando ne ha quattro. Insieme sono una coppia prodigio di ritorno da un fortunato concerto a Monaco organizzato dal padre (che per loro è insegnante, compositore, agente e promoter – presenza importante e ingombrante, come si può immaginare). Ma improvvisamente arriva un invito: l’Imperatrice Maria Teresa li vuole a corte, a Vienna! Partono, suonano, stupiscono: è un successo clamoroso, che dà il via a un viaggio in tutta Europa: Germania, Belgio, Francia, Inghilterra, di nuovo Francia e poi Svizzera, ancora Germania, Austria. Tre anni e mezzo, 88 città diverse! Qualcosa che ancora oggi è difficile immaginare, anche pensando alle più grandi pop star mondiali…

I due fratelli sono insieme in questo tour straordinario, il padre fa stampare volantini per pubblicizzarli, si inventa esibizioni di ogni tipo, organizza concerti per i regnanti e per i borghesi, con donazioni o biglietto di ingresso.
Ma quando nel 1769 Leopold Mozart è pronto a partire per un nuovo viaggio sale in carrozza solo con il figlio minore. Nannerl ormai è diventata Maria Anna, ha 18 anni, non è più una bambina prodigio, è una donna, e una donna prodigio non s’è mai vista, starà a casa e andrà per la sua strada, che ovviamente prevede il matrimonio.

E così per tanti anni Maria Anna Mozart scompare dal mondo della musica, ma non dalla vita del fratello come testimonia l’epistolario fatto anche di consigli chiesti e dati su questa o quella composizione. Si trasferirà in un villaggetto, sarà moglie e madre, non suonerà più. Finché a cinquant’anni rimane vedova e decide lei, ora: torna in città, a Salisburgo, e apre la sua scuola di musica. E lì, libera, suona per quasi trent’anni ancora.

 

Andrea Piazza – regista de La Piccola Mozart

 

 

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