Bolzano Danza nasce come spin-off della sezione danza classica di Bolzano Estate. Il nuovo Festival, che comprende sia spettacoli che corsi di danza, è organizzato dal Comune e dalla Provincia di Bolzano. Loredana Furno è la prima Direttrice artistica, Ulrich Roehm è il responsabile dei corsi.
Ulrich Roehm e Giuseppe Carbone sono nominati co-direttori artistici del Festival, al quale invitano le maggiori scuole europee di danza classica. La Serata Roland Petit con Alessandra Ferri e il Ballet National de Marseille riscuote grande successo.
Lanfranco Cis è nominato Direttore artistico, affiancato fino al 1996 da Ulrich Roehm. Il Festival compie una decisa svolta verso la danza contemporanea, diventando un ponte tra la cultura mitteleuropea e quella mediterranea. Tra gli artisti invitati Bill T. Jones, icona della danza afroamericana.
Prima apparizione a Bolzano Danza di Angelin Preljocaj e Carolyn Carlson, che torneranno in più occasioni.
Riorganizzazione del Festival e dei workshop di danza: il primo è coordinato dall’Assessorato provinciale alla Cultura italiana, i secondi dall’Assessorato alla Cultura tedesca. Le singole edizioni di Bolzano Danza diventano tematiche.
Maguy Marin presenta al Festival il suo capolavoro May B.
L’organizzazione di Bolzano Danza passa alla Fondazione Nuovo Teatro Comunale – Auditorium Provinciale Bolzano. Il Teatro Comunale di Bolzano diventa la sede principale del Festival, che ottiene il riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali. Debutto italiano di Eifman Ballet con Red Giselle.
Si celebrano i vent’anni del Festival con Trisha Brown, Marie Chouinard e Germaine Acogny. A partire da questa edizione la rassegna darà sempre maggiore spazio alle coreografe.
Manfred Schweigkofler diventa Direttore artistico del Festival. Sotto la sua guida Bolzano Danza si amplia e affianca agli spettacoli in teatro vari eventi gratuiti all’aperto in città e in luoghi suggestivi come Castel Firmiano.
Shen Wei presenta al Festival la prima europea dello spettacolo Re-Part I,II,III.
Bolzano Danza diventa un “Festival 2.0” dal carattere sempre più inclusivo, conquistando lo spazio pubblico urbano con la nuova sezione Outdoor e attuando vari progetti di coinvolgimento della comunità cittadina.
Emanuele Masi è nominato Direttore artistico del Teatro Comunale di Bolzano per i settori Danza e Opera, compreso il Festival. A Bolzano Danza si tiene la prima italiana di Tragédie di Olivier Dubois, che sarà seguita da una lunga serie di debutti dell’artista francese al Festival.
L’organizzazione di Bolzano Danza passa alla Fondazione Haydn ed Emanuele Masi diventa Direttore artistico del Festival. Sotto la sua guida la rassegna si rinnova puntando sull’inclusione sociale, la sostenibilità e l’interattività e affidando ogni edizione a un guest curator esterno – con Tenir les temps Rachid Ouramdane partecipa per la prima volta a Bolzano Danza, di cui diventa artista associato: tornerà in varie occasioni.
La compagnia Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart, che aveva già fatto la sua prima apparizione a Bolzano Danza nel 2006, diventa compagnia associata del Festival per il periodo 2018-2022.
Con “EDEN – Danza per uno spettatore” il Festival si reinventa con un’originale risposta alla pandemia: ciascuna performance in teatro ha un solo spettatore e un solo danzatore, un incontro simbolico tra due esseri umani “primigeni” alla ricerca della perfezione perduta. Il progetto riceve il Premio “Danza&Danza” della critica italiana.