Il volto di Giovanni Falcone

Pubblicato
Mercoledì
09 febbraio 2022

Giovanni Falcone
Giovanni Falcone

23 maggio 1992. Palermo. La detonazione di 500 kg di tritolo posizionati in autostrada allo svincolo di Capaci disintegra l’auto del magistrato Giovanni Falcone e del suo seguito. Perdono la vita, oltre allo stesso Falcone, la moglie Francesca Morvillo, l’autista Giuseppe Costanza e gli uomini della scorta: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

Il progetto

La Strage di Capaci è uno dei momenti più tragici della lotta contro la mafia e della storia repubblicana. Allo stesso tempo però è anche l’inizio di una potente riscossa civile in grado di scuotere la coscienza di tutto il paese. La figura e la storia di Giovanni Falcone, nella ricerca di verità e giustizia, nel coraggio di incarnare una legalità incorrotta, nel suo impegno fino al sacrificio, è ancora oggi una testimonianza virtuosa.

A 30 anni esatti dalla Strage di Capaci vogliamo celebrare la sua memoria, in un progetto che riporta simbolicamente il volto di Giovanni Falcone in ogni luogo, il suo sguardo in ogni coscienza. Perché l’esempio di Falcone, il suo lascito, è fertile e importante per tutta la comunità: Ne abbiamo ancora bisogno, ne saremo sempre riconoscenti. Illustrazione: Benedetta Vialli.

Il progetto di Falcone’s Faces assieme ad una conferenza pubblica e alla messa in scena dell’opera Falcone, è parte di una serie di iniziative pensate per omaggiare la figura del magistrato siciliano. Il progetto vede il patrocinio della Fondazione Giovanni Falcone.

Il progetto di Falcone’s Faces non sarebbe stato possibile senza la partecipazione di enti pubblici, istituzioni culturali e attività private che hanno concesso l’apposizione delle illustrazioni: Comune di Trento, Sparkasse, Cassa di Trento, Itas Assicurazioni, Biblioteca di Trento, Muse – Museo della Scienza, Museo Storico Trentino, Università degli Studi di Trento, Cinema Nuovo Roma, Modena e Vittoria, Castello del Buon Consiglio, Centro Servizi Santa Chiara, Teatro Sociale, Teatro San Marco, Spazio Espositivo Foyer, Liceo Rosmini Trento, Libreria 2 punti, Café de la Paix, Bookique Trento, Libreria Viaggeria, Libreria Ancora, Studio Bibliografico Adige, Controcultura , Details Design Store, Farves officina vintage, Il Circolino, L’angolo dei 33 e Il Porteghet.

“La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà una fine”
G. Falcone

Giovanni Falcone
Giovanni Falcone

Giovanni Falcone

Chi era Giovanni Falcone

Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano che ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia. Tra i primi a comprendere la struttura unitaria e verticistica di Cosa Nostra, ha creato un metodo investigativo diventato modello nel mondo. Rigorosa ricerca della prova, indagini patrimoniali e bancarie, ostinata caccia alle tracce lasciate dal denaro e lavoro di squadra sono stati i suoi fari, le armi con le quali, insieme al pool antimafia, ha istruito il primo maxiprocesso a Cosa nostra, il suo capolavoro. L’eccezionale impegno di un manipolo di magistrati guidati da Falcone dopo anni di assoluzioni per insufficienza di prove portò alla sbarra 475 tra boss e gregari di Cosa nostra e si concluse con 19 ergastoli e condanne a 2665 anni di carcere.

Oltre 40 anni fa Giovanni Falcone capì che le mafie si apprestavano a varcare i confini italiani e teorizzò l’importanza della cooperazione giudiziaria internazionale. A lui, al suo lavoro, al suo sacrificio è stata intitolata la risoluzione approvata all’unanimità da 190 Paesi nel corso della X Conferenza delle Parti sulla Convenzione di Palermo del 2000 contro il crimine transnazionale che si è tenuta a Vienna ad ottobre del 2020. Giovanni Falcone non si è mai sentito un eroe, ma solo un uomo dello Stato chiamato a fare il proprio dovere. (Testo della Fondazione Falcone)