Da quanto tempo è abbonato? E quale abbonamento ha?
Florian Stuefer: Credo dal 2011, sempre con la serie Universal.
Chi la accompagna ai concerti?
Ho sempre assistito ai concerti con mio nipote Mathias, in sedia a rotelle fin dall’infanzia. Gli piace ascoltare la musica classica fin da molto piccolo: andare insieme ai concerti è sempre stato uno dei suoi desideri. L’abbonamento alla stagione di concerti della Haydn è un regalo per entrambi.
Quando è stata la prima volta che avete assistito a un concerto sinfonico? Ricorda come l’ha vissuto?
È stato alla fine degli anni Settanta, ero studente a Vienna. Ascoltai Mozart con l’Orchestra Filarmonica di Vienna diretta da Karl Böhm, era uno dei suoi ultimi concerti. Rimasi colpito dal modo in cui dirigeva una così grande orchestra con pochi movimenti delle mani, interpretando Mozart in modo così affascinante.
Come è cambiato il suo rapporto con la musica classica nel tempo?
Mi piace andare ai concerti da allora, ma ho un rapporto molto informale con la musica classica.
Cosa le piace dei concerti di musica classica?
È diverso dall’ascoltare la musica classica a casa. Nella sala da concerto, per un’ora o due, fuggo dal mondo.
Cosa le piace in particolare dell’Orchestra Haydn? Che cosa rappresenta per lei?
Per una piccola città come Bolzano, l’Orchestra Haydn costituisce un enorme arricchimento in termini di diversità culturale. La scelta dei compositori e dei direttori mi ha finora davvero colpito.
Quale concerto dell’Orchestra Haydn ricorda in modo particolare?
Ci sono alcuni concerti che ti fanno lasciare la sala da concerto molto soddisfatto o felice – ma non ho un preferito in assoluto, però un concerto come quello diretto da Kent Nagano lo scorso 19 aprile è stato certamente memorabile.
Quale compositore o brano amate particolarmente tu e Mathias?
Io amo Beethoven, mentre Mathias ama Mozart, ma è la varietà a fare la differenza.
Perché consiglia l’abbonamento alla stagione della Fondazione Haydn?
È sempre un’esperienza e un arricchimento per la vita quotidiana. L’abbonamento è forse un modo ideale anche perché ti spinge ad uscire, anche quando magari non ti senti molto bene o non penseresti a un concerto. Dopo ci si sente di nuovo meglio.
Sarah Meraner