Symphonic Escapes

Beethoven, Mendelssohn Bartholdy

Sabato 24.08.2024 alle 21.00

Durata: 63 min.

Anfiteatro del Vittoriale

Via al Vittoriale 12 - Gardone Riviera

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Programma

  • Ludwig van Beethoven:

    Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in do maggiore, op. 15

  • Felix Mendelssohn Bartholdy:

    Sinfonia n. 4 in la maggiore, op. 90 “Italiana”

Cast

Descrizione

Un debutto che in realtà non lo è affatto: il Concerto per pianoforte n. 1 in do maggiore di Ludwig van Beethoven risulta il primo ad andare in stampa nel 1801, ma il Concerto in si bemolle maggiore inserito come numero 2 nel catalogo delle opere viene in realtà composto prima – ed è pertanto il vero numero uno. Come che sia: i primi accenni del Concerto in do maggiore – in cui Beethoven si ispira a Mozart e al suo maestro Haydn, sviluppando al contempo anche un nuovo stile personale – nascono nel 1793, un anno dopo il trasferimento a Vienna. Il concerto viene eseguito nella sua prima versione presso il teatro di corte nel 1795, in un’“accademia” della società Tonkünstler con il compositore al pianoforte, e poi rivisto negli anni successivi. Al virtuosismo dell’intrattenimento pianistico di Beethoven segue il diario musicale di un “viaggio incredibile”.
Nel 1830, il 21enne Felix Mendelssohn Bartholdy parte – con il “Viaggio italiano” di Goethe in valigia – per un “gran tour” che lo porta da Berlino a Lipsia, Weimar, Monaco e Vienna fino a Venezia, Firenze, Roma e Napoli. Nel Paese della struggente nostalgia, “dove fioriscono i limoni”, ringrazia “le rovine, i dipinti, l’allegria della natura, più di tutto la musica”, e aggiunge: “quando vedo giovani musicisti che si lamentano perché qui non ci sarebbe niente per la musica e si erano fatti un’idea del tutto diversa e vanno avanti con la loro litania: mi viene voglia di fargli sbattere il naso contro il capitello di una colonna, perché è lì che c’è la musica”. Le sue esperienze di viaggio gettano le fondamenta per uno dei voli più alti del romanticismo musicale: abbozzata la sua quarta sinfonia, l’“Italiana”, – eseguita per la prima volta con successo nel 1833 a Londra – Mendelssohn attende, per concluderla, di “avere visto Napoli, perché non può mancare”. E, nel “saltarello” del Finale, Napoli sembra in effetti aver fatto la sua parte.

Info biglietti

INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE. È POSSIBILE EFFETTUARE LA PRENOTAZIONE TELEFONICAMENTE AL +39 3383246226 DAL 17.08