L’esaltazione della Classicità in un’unica serata, con un programma che accoglie i maggiori compositori del Settecento viennese e qualche rarità. Il concerto si apre infatti con l’Ouverture dell’azione teatrale L’isola disabitata di Haydn, e prosegue con la Sinfonia K 201 di Mozart, opera in cui l’autore guarda con curiosità proprio a Haydn, padre del Classicismo musicale.
La serata si chiude sulle note della Quinta Sinfonia di Schubert che, con la sua serena levità di tocco, si presenta come un omaggio a Mozart, così come dichiara proprio Schubert tra le pagine del suo diario: «O Mozart, immortale Mozart! Quante, o quanto infinite, benevole impronte di una vita migliore, più luminosa, hai stampato nella nostra anima!»