Musica d’arte für alle

Pubblicato
Sabato
12 aprile 2025

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Dal 30 settembre si apre il sipario sulla nuova Stagione Sinfonica e d’Opera. Il Direttore artistico Giorgio Battistelli racconta questa nuova avventura e la sua idea di una “Musica d’arte per tutti”.

“Una musica d’arte per tutti”: è questo il tema che accompagna la nuova Stagione Sinfonica e d’Opera 2025/26. Lo abbiamo scelto perché richiama “Un teatro d’arte per tutti”, il motto che dal 1947 guida le attività del Piccolo Teatro di Milano. Dietro queste parole c’è, per noi, un messaggio importante: l’intenzione di portare in scena spettacoli di qualità rivolti al pubblico più ampio possibile, mettendosi al servizio della comunità.

Guidati da questo principio, da ottobre attraverseremo meravigliosi territori, dalla musica barocca alla contemporanea. Vi aspettiamo con il Direttore musicale Ottavio Dantone, con Alessandro Bonato come Direttore principale, e con Thomas Dausgaard, nostro Direttore ospite principale. Arriveranno poi a Trento e Bolzano anche Mario Brunello, Michele Mariotti e, fra i solisti e i direttori, anche tanti giovani talenti. Eccone alcuni: Arsenii Moon, Timothy Ridout, Mira Foron, Vanessa Benelli Mosell, Dmitry Matvienko, Hossein Pishkar e la vulcanica Glass Marcano.

Che musica ascolteremo? Vi invitiamo a scoprire quattro isole sonore differenti, quattro diversi indici tematici, utili a stimolare intrecci tra stili e linguaggi musicali anche molto diversi tra loro.

Attrazioni e Contrasti

Accostiamo qui repertori e autori solo apparentemente distanti. Le Sinfonie di Haydn si trovano a dialogare così con l’Intermezzo op. 8 del compositore Franz SchrekerRequies di Luciano Berio, dedicato alla moglie Cathy Berberian. La prima Sinfonia di Čajkovskij condivide invece la scena con Shaker Loops, dell’americano John Adams, punto di riferimento del minimalismo americano. Due composizioni dell’argentino Alberto Ginastera incontrano invece Mozart e ancora, ecco una nuova commissione a Filippo del Corno insieme a Beethoven.

Affinità Elettive

Le affinità elettive in musica possono essere spirituali, di contenuto e di sentimento. In questa isola incontriamo il primo concerto brandeburghese e la Suite n. 3 di Bach con il concerto per Organo op. 4 in fa maggiore di Händel. L’opera sinfonica di Beethoven (le sinfonie n. 2, 3, 4 e 8) viene accostata invece alla Sinfonia n. 6 di Schubert, all’Adagio e fuga K 546 di Mozart al Concerto per violino di Čajkovskij e alla Sinfonia n. 1 di Méhul. Il Concerto per violoncello di Schumann affianca l’opera di Mieczysław Weinberg, compositore che con la sua musica ha testimoniato le atrocità dei regimi autoritari del Novecento. E ancora: i Quattro ultimi Lieder di Strauss sono in dialogo con la Sinfonia n. 4 di Mahler.

Moti e Rivoluzioni

In quest’isola, dedicata al coraggio dell’evoluzione, alla trasformazione del suono e del pensiero, mettiamo in evidenza le rivoluzioni introdotte dagli autori nella loro scrittura e nel loro percorso artistico e interpretativo. Le Sinfonie n. 1 e 9 di Shostakovich incontrano così I Vespri Siciliani di Verdi e la Rapsodia su temi di Paganini di Rachmaninov, le Variazioni su un tema di Haydn di Brahms, il Concerto per violino di Beethoven, oltre a capolavori del Novecento come Danses concertantes di Stravinskij e la Sinfonia Classica di Prokof’ev, e al repertorio più raro qui rappresentato dal Notturno n. 1 di Martucci.

Passaggio a Nord-Est

Completiamo questo itinerario poetico con la bussola fissa sul nord-est, incontrando autori norvegesi, danesi, svedesi in connessione con coevi della Mitteleuropa. Passaggio a Nord-est propone le Sinfonie n. 1 e 4 di Brahms, la Sinfonia n. 2 del compositore norvegese Svendsen, e alcune opere dei compositori danesi Nielsen e Bentzon, di cui vengono rispettivamente eseguiti Helios e il Concerto per violino n. 1.

L’Opera: oltre gli schemi tradizionali

Ed eccoci all’Opera, un altro percorso entusiasmante dove superare i generi e gli schemi tradizionali. Inauguriamo il cartellone con L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti per poi presentare un dittico, Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari con La notte di un nevrastenico di Nino Rota. Vi invitiamo anche a vedere L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini e la prima italiana di Note to a Friend del compositore americano David Lang, una storia drammatica e commovente. E infine ecco un lavoro storico, punto di partenza del melodramma come Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi: un’opera che portiamo oltre gli spazi del teatro, in luoghi custodi di memoria, fra le città di Trento e Bolzano.

Il nostro invito è semplice: lasciatevi guidare, attraversiamo insieme un paesaggio in continua trasformazione. E come accade nei momenti speciali della vita, teniamoci pronti per nuovi incontri ed emozionanti esperienze. Sarà bello ascoltare insieme questa “Musica d’arte per tutti”!

Giorgio Battistelli